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“A PERFETTA REGOLA D'ARTE”

  • Immagine del redattore: Marco Zagonara
    Marco Zagonara
  • 16 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

“A perfetta regola d'Arte”: cosa significa esattamente? Mi sono sentito dire da un elettricista che, secondo lui, queste parole non avrebbero alcun significato. Ma è davvero così? Scopriamolo.

 

Ok, non è medievale...
Ok, non è medievale...

Il significato della “regola d'Arte”


La locuzione “lavoro eseguito a regola d'Arte” deriva dal medioevo, durante la costruzione delle grandi cattedrali. La “regola” era la squadra, ovvero lo strumento che abilissimi artigiani utilizzavano per scolpire le pietre da costruzione, le quali dovevano essere quindi realizzate con le facce perfettamente orizzontali e verticali, ed incastrarsi perfettamente fra le altre pietre.

L'”Arte” con la A maiuscola indica l'attività dell'artigiano: un lavoro eseguito manualmente con estrema perizia, non l'arte dell'artista. Quindi: non dipinti, non sculture.

Si trova in computi metrici eseguiti malamente la locuzione “lavoro eseguito a perfetta opera d'arte”. Questa sì che non ha alcun significato: parliamo di “regola d'Arte” non di “opera d'arte”: il lavoro di un artigiano, non quello di un artista!


Quindi, se su di un computo metrico trovi la locuzione “lavoro eseguito a perfetta regola d'Arte”, significa che, per chi esegue il lavoro:

1) il lavoro deve essere eseguito con la massima perizia possibile: deve essere perfetto;

2) il lavoro deve essere esteticamente bello: non deve essere storto o trascurato o approssimativo;

3) il lavoro deve essere completo e funzionante e funzionale: non deve essere necessario aggiungere niente altro;

4) il materiale deve essere di ottima qualità.

 

Il significato della “regola d'Arte” negli impianti elettrici


Se non dovesse bastare quanto scritto sopra, in Italia vige la Legge n. 186 del primo marzo 1968, che è composta da due soli articoli:


Art. 1: Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte.

Art. 2: I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si considerano costruiti a regola d'arte.


Per gli impianti elettrici, quindi, c'è una legge (in realtà ce ne sono anche altre, ma questa è la più famosa) che richiede esplicitamente l'esecuzione a regola d'Arte del lavoro aggiungendo in più che la regola dell'Arte in un impianto elettrico si considera raggiunta rispettando le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI).

 

A me sembra proprio che la richiesta di eseguire un lavoro a “perfetta regola d’Arte”, quindi, non sia affatto priva di significato, ma che in realtà abbia un significato pieno, ricco ed importante!

Amico lettore, tu cosa ne pensi?


Marco Zagonara / Zagomarco Marconara

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